Il metodo dell’ammoniaca è il primo che ho utilizzato per anticare i miei gioielli in rame e ottone; lo trovo molto semplice e alla portata di tutti. Il periodo in cui ho iniziato ad usarlo ero in pieno fermento creativo, iniziavano a comparire sui blog italiani i primi bijoux anticati a mano, e il loro fascino era troppo forte per non lanciarmi anche io negli esperimenti. Ho fatto le mie ricerche (nel web di informazioni ne trovate a volontà) e provato varie soluzioni disponibili in casa, fino a quando non sono arrivata a capire che l’ammoniaca era quella giusta, ma bisognava utilizzarla in un determinato modo. Il metodo è molto simile a quello per ottenere la patina blu sul rame (sale-ammoniaca), che probabilmente già conoscerete, ma in questo caso l’unico elemento fondamentale è appunto l’ammoniaca.
Innanzitutto quello che occorre è: -ammoniaca naturale; -contenitore con tappo abbastanza capiente per il pezzo che volete anticare; -filo di nylon.
Tenete presente che il metallo, per poter essere patinato, non deve essere assolutamente rivestito da patine-pellicole anti-tarnish, deve essere metallo nudo e perfettamente pulito. Difatti, prima di procedere, bisogna lavare accuratamente i pezzi da anticare, per rimuovere l’unto ed eventuali impronte digitali. Potete utilizzare il metodo che preferite: far bollire il metallo in acqua e detersivo per i piatti, oppure sciacquarlo in una soluzione di acqua, detersivo per piatti e ammoniaca (per le dosi io faccio ad occhio) e strofinarlo con uno spazzolino, etc. Maneggiate il pezzo da anticare sempre con i guanti per evitare di sporcarlo nuovamente. Quindi sciacquate sotto acqua corrente ed asciugate bene.
Una volta fatto questo noioso ma fondamentale passaggio bisogna sospendere il metallo da anticare sopra l’ammoniaca, senza che questa lo bagni, e richiudere il contenitore. Il fumi dell’ammoniaca faranno il resto.
Utilizzo dei barattoli da conserva perchè mi consentono di richiudere il tutto e conservare la soluzione per i successivi pezzi da anticare. L'effetto dei fumi però dopo un pò si affievolisce e bisogna sostituire l'ammoniaca. Come vedete dalla foto io ho utilizzato un filo di nylon (un pò rudimentale ^_^), per sospendere le spille, che ho attaccato sul vetro da un capo all’altro del barattolo. Esiste, però, anche un altro sistema che consiste nel creare una sorta di campana con un contenitore più grande, all’interno della quale chiudere il pezzo da anticare assieme ad un recipiente più piccolo per l’ammoniaca. La cosa fondamentale è che l’ammoniaca non bagni mai il metallo, altrimenti questo, asciugandosi, diventerà blu in corrispondenza delle goccioline. Naturalmente il processo non sarà immediato ma potrete controllare di tanto in tanto e decidere il grado di anticatura che preferite.
I miei pezzi rimangono ad affumicarsi, di solito, almeno una nottata per ottenere il risultato che potete vedere in foto. Sono pezzi non rifiniti.
Il vantaggio di questo metodo, secondo il mio parere, è che consente di anticare pezzi già montati con pietre o vetri. Di effetti indesiderati non ne ho mai riscontrati, ma in caso contrario correggetemi pure. ;) Non è indicato, però, inserirci perle in feltro o legno perchè prenderebbero l'odore non proprio gradevole dell'ammoniaca.
Naturalmente questo è ciò che io faccio per ottenere dei pezzi anticati, di sicuro ci saranno altri metodi più o meno efficaci, ma per ora è l’unico che utilizzo per anticare l’ottone. Per il rame invece potete cercare informazioni sul fegato di zolfo (liver of sulfur) oppure riguardo la patina ottenuta con il calore (heat patina). :) Quello che posso consigliarvi è di sperimentare voi stessi, perchè c'è sicuramente qualcosa che può essere migliorato.
Spero di esservi stata utile, per qualsiasi domanda sapete come contattarmi!:)
A presto!
ps: Grazie per essere già in cosi tanti a partecipare al mio Giveaway e soprattutto grazie per i bei commenti che mi state lasciando!:)